Nel post precedente avevo appena accennato al tema della donna nel mondo greco e nelle tragedie che la rappresentano. Da Siracusa a Segesta il mito immortale della donna greca accompagnerà anche quest’anno i tramonti estivi siciliani.
Oggi vi rendo l’intervista al Direttore Artistico della prossima stagione teatrale di Segesta, il regista Nicasio Anzelmo, che ci da subito un’anticipazione del programma.
D. Finalmente di nuovo Segesta e il suo incantevole teatro.. a quando gli appuntamenti? R. Dopo tre anni di fermo, ritorna quest’anno il Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache 2015 – e affronta nella sua maggior parte temi al femminile. Nel suo cartellone, tra gli altri spettacoli, Medea, Antigone, Fedra, Baccanti ed altri ancora in via di definizione. Le Dionisiache 2015 aprono i battenti il 24 Luglio per protrarsi fino al 30 Agosto 2015.”
D. Quali sono gli elementi o caratteri di attualità delle donne nella tragedia greca?R. Tutta la nostra cultura deriva dall’ esperienza drammaturgica della tragedia classica. Le opere che ci sono pervenute sono lo specchio di quella società e stranamente ancor oggi specchio della nostra, perché l’uomo è sempre lo stesso anche attraversando i secoli. Certamente delle tematiche sono state superate, o forse perfezionate, (vedi Antigone il grande tema della giustizia umana e quella divina), ma è tutt’ora viva la forza dirompente di quegli autori che ci sono pervenuti: Eschilo, Sofocle ed Euripide. Le figure da loro definite rimangono ancora oggi punti di riferimento per la nostra collettività. Figure femminili di grande forza, basta pensare a Ifigenia che sfida la stupidità degli uomini decidendo di sua volontà di essere immolata alla dea (e che la stessa Dea impietosita, la trasforma in cerva), ad Antigone che sfida la legge degli uomini per proteggere la legge degli Dei nel rispetto dei morti. Antigone è la figura positiva per eccellenza della tragedia, simbolo di tutte le lotte che nei secoli le donne hanno operato per affermarsi sia nel mondo del lavoro che della famiglia (quante donne, più o meno in silenzio, combattono il muro del fondamentalismo religioso e quante di loro, come Antigone, trovano o hanno trovato e troveranno la morte?).
D. Quali sono i simboli che esse incarnano? R. Nelle tragedie incontriamo molte altre donne combattive di temperamento e non tutte sono un simbolo positivo. Medea è una di quelle. E’ la prima matricida della storia del teatro, simbolo di quelle famiglie che oggi potremmo definire allo sbando. Una donna che affronta la vita combattendo fin dalla sua infanzia e che difende con tutte le sue forze le sue idee fino ad arrivare ad un atto ignobile quale l’omicidio dei figli.
D. Insomma questi autori hanno rappresentato la donna in tutta la sua complessità..possiamo guardare alle tragedie greche come ad un percorso o ad un viaggio nel vasto ed articolato mondo femminile? R.La tragedia classica nasce con l’intento di educare, di far discutere e far meditare il pubblico di allora con il fine ultimo della catarsi. Infatti, tutte le figure femminili hanno in se aspetti sia negativi che positivi, il loro viaggio nella tragedia classica è lungo e attraversa le storie di molte di loro; da Clitennestra ad Elena, da Deianira a Medea, da Cassandra a Ifigenia.Un viaggio lungo che attraversa sofferenze, tradimenti, delusioni, amori infranti o amori non corrisposti. Queste donne si scontrano sempre con un destino più forte di loro, davanti al quale sono inermi e impotenti, ma lo combattono con grande determinazione e ciò fa di loro delle eroine.
Appuntamento quindi al parco archeologico di Segesta in pienissima estate !
Dall’idea di Soleinsicilia è nata VACANZE SINGOLARI, agenzia di viaggi e tour organizer per chi desidera visitare una Sicilia singolare: itinerari personalizzati, vacanze di piccoli gruppi, per chi viaggia da sola o per chi vuole unirsi ad altri compagni di viaggio: vieni a farci visita su o segui la nostra Fanpage